Porte aperte al Musikverein

Ieri, domenica, si è svolto il "Tag der offenen Tür" al celebre Musikverein di Vienna. In pratica, tutte le sale ospitavano eventi per grandi e piccini, gratuitamente ma a numero chiuso, dalle 14 alle 17:30.

Il programma sarebbe lungo, perciò riassumo quello cui ho potuto partecipare: per celebrare i 200 anni della Società degli Amici della Musica un gruppo di ottoni ha eseguito una composizione apposita sui gradini dell'ingresso, nella Grosser Saal (quella del concerto di capodanno) il nuovo organo è stato illustrato dall'organista Istvan Matyas, che poi ha dato una eloquente dimostrazione delle capacità sonore con una trascrizione della Danza Macabra di Saint-Saëns e la (solita) Toccata dalla V Sinfonia di Widor (a tempo di record, adatto all'acustica della sala, bravo!), a seguire un masterclass di canto per dilettanti tenuto dalla brava e simpatica Barbara Bonney, un piacevole intermezzo è stato il Trio in sol maggiore Hob XV: 25 di Haydn con il grande Buchbinder al piano ad accompagnare due giovanissimi talenti al violino ed al violoncello, nella Brahms-saal Christian Zmek e Michael Fischer hanno intrattenuto i bambini con uno divertente spettacolo di danza (tip-tap e non solo) cui è seguito un coinvolgente show di Carole Alston con una serie di noti gospel. Il mercatino dell'usato conteneva preziose collezioni di spartiti usati ma non proprio economici, oltre a ritratti di perfetti sconosciuti, mobilio biedermeier e vari oggetti inutili. Molte iniziative interessanti, come esposizione di strumenti antichi ed altre esibizioni musicali, erano nelle nuovissime piccole sale ricavate nei piani interrati (Metallanern, Gläserner, Steinerner e Hölzerner Saal), che purtroppo non sono riuscita a raggiungere causa sovraffollamento.

Nonostante la bellissima giornata di sole, probabilmente una delle ultime estive concesse alla città, l'iniziativa ha avuto grande seguito. Forse nemmeno gli organizzatori si aspettavano tanto interesse, vista la difficoltà di accesso alle stanze più piccole tramite un'unica scala. L'idea di aprire le porte di un'istituzione simile è già di per sé apprezzabile, l'aver poi organizzato esibizioni ed attività per avvicinare bambini e dilettanti alla musica è stato stupendo! Anche chi con la musica vive quotidianamente non ha avuto modo di annoiarsi. Speriamo non sia stata un'occasione isolata e che pure altri luoghi sacri della musica, come la Staatsoper, prendano l'abitudine di aprire le porte a tutti una volta l'anno, per far godere della buona musica che dentro vi si esegue.

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