Il quintetto giovane
Qualche domenica fa ho accompagnato una messa nella chiesa di lingua tedesca a Bxl, deliziata dalla partecipazione di un quintetto di fiati, il quale al termine della celebrazione ha offerto una mezz’oretta di concerto. Si tratta del Quintetto di Eupen, una città belga nell’enclave di lingua tedesca. Il gruppo strumentale comprende un flauto traverso (l’unica ragazza dell’ensemble), un oboe, un clarinetto, un corno ed un fagotto.
Durante la messa hanno suonato trascrizioni dall’Oratorio di Natale di J.S. Bach. Alla comunione un brano moderno e durante il concerto estratti da Ibert e Tchaikovsky. Sono stati bravissimo. I miei complimenti vanno soprattutto al cornista. Uno strumento difficile in cui ho sentito fallire anche seri professionisti, invece questo ragazzo riusciva a farlo cantare al pari di un oboe. Degni di lode anche la flautista ed il clarinettista, quest’ultimo probabilmente con più esperienza rispetto ai compagni di musica.
Ho apprezzato molto l’iniziativa. L’idea di accompagnare la liturgia con musiche ad hoc e poi d’intrattenere i fedeli con un breve concerto è magnifica. Ne traggono vantaggio la messa, con della musica di alta qualità, ed i musicisti, che così si fanno conoscere ed apprezzare. Certo che questi tedeschi le pensano proprio tutte per la musica!
Concerto ecumenico
Cosa c’è di meglio di un gruppo di fedeli e di musicisti che canta “Leise rieselt der Schnee”? Beh, magari avere pure la neve. Pazienza, non si può avere tutto. A Bxl la consegna di neve è in abbondante ritardo, avranno perso l’indirizzo, però la musica ha creato egualmente l’atmosfera adatta. Ovviamente si tratta nuovamente della chiesa di lingua tedesca, con l’Ökumenische Kantorei, l’ Okumenischer Posaunenchor, l’ensemble di flauti, un’arpista, la sottoscritta all’organo e tutto coordinato dall’abile mano di Christoph Schlütter, che si è esibito anche come basso solista. Due brevi e simpatici intermezzi poetici con la voce del sacerdote cattolico, mentre i due pastori della chiesa luterana erano coinvolti in più di un esemble.
Il programma alquanto variegato è iniziato con un’introduzione all’atmosfera natalizia con un gruppo di ottoni all’esterno dell’edificio. Hanno intonato classiche melodie d’Avvento che sono note anche in chiesa. Il concerto vero e proprio ha compreso: Andachtjodler (ottoni), Winter wonderland di R. Roblee (ottoni), Leise rieselt der Schenee (flauti, organo, assemblea), Deck the halls (flauti), Gott heilger Schöpfer aller Stern (coro), Yo m'enamori d'un aire (arpa), O komm, o komm du Morgenstern (ottoni, organo, assemblea), Veni, veni Emmanuel di Z. Kodaly (coro), Aria Pastorella di V. Rathgeber (flauti), Die Nacht ist vorgedrungen (basso e arpa), Wie soll ich dich empfangen (ottoni), Weinachtswiegenlied di J. Rutter (ottoni), Ave Maria di E. Elgar (coro e organo), Spiegel im Spiegel di A. Pärt (arpa ed organo) e Hark! The Herald Angels sing di F. Mendelssohn (tutti).
La disposizione di musicisti e pubblico era particolarmente interessante. Dalla foto si vede che la chiesa ha le sedie disposte a cerchio. Il coro era disposto a semicerchio di fronte all’altare. Gli ottoni erano a semicerchio dietro l’altare. I flauti vicino all’organo e l’arpa al centro. In sostanza il pubblico era “dentro” l’ensemble musicale.
Tecnicamente le sbavature non sono mancate, ma in genere è stato tutto dignitoso. Senza pretese (credo che il nostro direttore sia l’unico musicista a tempo pieno di tutto il gruppo, gli altri, anche chi ha un diploma, praticano la musica nel tempo libero), ma con intenzione e sentimento. Una bella atmosfera di accoglienza. Dopo il concerto ci siamo riuniti al piano superiore dello stabile per condividere dell’ottimo Glühwein (finalmente! quello bevuto finora nei mercatini di Natale locali era sempre acido) e dei biscottini speziati, chiacchierando e conoscendoci meglio.
P.S. Ho detto anche al pastore luterano della mia prossima partenza da Bxl (non imminente) per tornare a Vienna (da dove potrò continuare a recensire opere e concerti di un certo peso). Anche lui lascerà la città, per pensionamento, però ha commentato che con la mia partenza ci saranno meno organisti e mancherà un valido soprano nel coro. Qualche giorno prima era toccato al sacerdote cattolico dirmi che sentiranno la mia mancanza. Le espressioni dei coristi e di Christoph, così come dei compagni di viaggio nel Bachreise, erano eloquenti. Sono tutti contenti per me, ma un po' sono tristi all'idea che me ne vada. Alla fine la comunità tedesca non solo mi ha accolta nonostante a malapena balbetti la loro lingua, donandomi momenti di pure felicità musicale anche se a Bxl e dandomi anche spazi che mai avrei osato chiedere, ma mi hanno pure mostrato un affetto che nelle varie comunità italiane presso cui ho prestato servizio non ho mai trovato. Un sentito GRAZIE!!!
Qualche domenica fa ho accompagnato una messa nella chiesa di lingua tedesca a Bxl, deliziata dalla partecipazione di un quintetto di fiati, il quale al termine della celebrazione ha offerto una mezz’oretta di concerto. Si tratta del Quintetto di Eupen, una città belga nell’enclave di lingua tedesca. Il gruppo strumentale comprende un flauto traverso (l’unica ragazza dell’ensemble), un oboe, un clarinetto, un corno ed un fagotto.
Durante la messa hanno suonato trascrizioni dall’Oratorio di Natale di J.S. Bach. Alla comunione un brano moderno e durante il concerto estratti da Ibert e Tchaikovsky. Sono stati bravissimo. I miei complimenti vanno soprattutto al cornista. Uno strumento difficile in cui ho sentito fallire anche seri professionisti, invece questo ragazzo riusciva a farlo cantare al pari di un oboe. Degni di lode anche la flautista ed il clarinettista, quest’ultimo probabilmente con più esperienza rispetto ai compagni di musica.
Ho apprezzato molto l’iniziativa. L’idea di accompagnare la liturgia con musiche ad hoc e poi d’intrattenere i fedeli con un breve concerto è magnifica. Ne traggono vantaggio la messa, con della musica di alta qualità, ed i musicisti, che così si fanno conoscere ed apprezzare. Certo che questi tedeschi le pensano proprio tutte per la musica!
Foto dal profilo Facebook di St. Paulus |
Cosa c’è di meglio di un gruppo di fedeli e di musicisti che canta “Leise rieselt der Schnee”? Beh, magari avere pure la neve. Pazienza, non si può avere tutto. A Bxl la consegna di neve è in abbondante ritardo, avranno perso l’indirizzo, però la musica ha creato egualmente l’atmosfera adatta. Ovviamente si tratta nuovamente della chiesa di lingua tedesca, con l’Ökumenische Kantorei, l’ Okumenischer Posaunenchor, l’ensemble di flauti, un’arpista, la sottoscritta all’organo e tutto coordinato dall’abile mano di Christoph Schlütter, che si è esibito anche come basso solista. Due brevi e simpatici intermezzi poetici con la voce del sacerdote cattolico, mentre i due pastori della chiesa luterana erano coinvolti in più di un esemble.
Il programma alquanto variegato è iniziato con un’introduzione all’atmosfera natalizia con un gruppo di ottoni all’esterno dell’edificio. Hanno intonato classiche melodie d’Avvento che sono note anche in chiesa. Il concerto vero e proprio ha compreso: Andachtjodler (ottoni), Winter wonderland di R. Roblee (ottoni), Leise rieselt der Schenee (flauti, organo, assemblea), Deck the halls (flauti), Gott heilger Schöpfer aller Stern (coro), Yo m'enamori d'un aire (arpa), O komm, o komm du Morgenstern (ottoni, organo, assemblea), Veni, veni Emmanuel di Z. Kodaly (coro), Aria Pastorella di V. Rathgeber (flauti), Die Nacht ist vorgedrungen (basso e arpa), Wie soll ich dich empfangen (ottoni), Weinachtswiegenlied di J. Rutter (ottoni), Ave Maria di E. Elgar (coro e organo), Spiegel im Spiegel di A. Pärt (arpa ed organo) e Hark! The Herald Angels sing di F. Mendelssohn (tutti).
La disposizione di musicisti e pubblico era particolarmente interessante. Dalla foto si vede che la chiesa ha le sedie disposte a cerchio. Il coro era disposto a semicerchio di fronte all’altare. Gli ottoni erano a semicerchio dietro l’altare. I flauti vicino all’organo e l’arpa al centro. In sostanza il pubblico era “dentro” l’ensemble musicale.
Foto dal profilo Facebook di St. Paulus |
P.S. Ho detto anche al pastore luterano della mia prossima partenza da Bxl (non imminente) per tornare a Vienna (da dove potrò continuare a recensire opere e concerti di un certo peso). Anche lui lascerà la città, per pensionamento, però ha commentato che con la mia partenza ci saranno meno organisti e mancherà un valido soprano nel coro. Qualche giorno prima era toccato al sacerdote cattolico dirmi che sentiranno la mia mancanza. Le espressioni dei coristi e di Christoph, così come dei compagni di viaggio nel Bachreise, erano eloquenti. Sono tutti contenti per me, ma un po' sono tristi all'idea che me ne vada. Alla fine la comunità tedesca non solo mi ha accolta nonostante a malapena balbetti la loro lingua, donandomi momenti di pure felicità musicale anche se a Bxl e dandomi anche spazi che mai avrei osato chiedere, ma mi hanno pure mostrato un affetto che nelle varie comunità italiane presso cui ho prestato servizio non ho mai trovato. Un sentito GRAZIE!!!