Culto-concerto con Schütz

La settimana scorsa la città di Brussel/Bruxelles è stata congelata dal massimo rischio di attentati terroristici. Per questo motivo, per alcuni giorni non solo tutte le linee metropolitane sotterranee sono state chiuse, ma anche qualsiasi evento pubblico è stato cancellato. Di conseguenza, un concerto programmato per il sabato sera presso la chiesa luterana di lingua tedesca, con organo e tromba, è stato rinviato a data da destinarsi. Dopo lunghe riflessioni si è deciso di confermare la celebrazione per la domenica dell’eternità (Ewigkeitssonntag per la chiesa luterana, coincidente con la nostra domenica dedicata a Cristo Re), con l’esecuzione delle Musikalische Exequien di H. Schütz, con l’Ökumenische Kantorei ed il  Projektchor, diretti da Christoph Schlütter e con i solisti Anneli Harteneck e Monika Lernhart soprani, Kornelia Lienhart contralto, Adriaan de Koster e Vincent Lesage tenori, Christoph Schlütter basso ed accompagnati da Anne Bernhard alla viola da gamba, Penelope Maravalhas alla tiorba e Gertrud Schumacher all’organo (basso continuo).
La chiesa evangelica di lingua tedesca a Bxl (sito)

I due cori non avevano avuto il tempo di preparare tutti i brani per loro previsti, così i numeri più elaborati sono stati eseguiti dai solisti a parti reali. L’atmosfera era un po’ tesa per il regime di terrore instaurato in città, ma una volta iniziato a cantare ci si è dimenticati di tutto. Tra i solisti hanno brillato il giovane tenore Adriaan de Koster, davvero fantastico, con un timbro molto bello ed una pronuncia chiara (sarebbe un perfetto evangelista per le Passioni bachiane) ed il soprano Anneli Harteneck, ormai una conferma. Hanno invece deluso il secondo soprano ed il contralto, tra incertezze d’intonazione e carenze tecniche nell’impostazione della voce. Poi ho saputo trattarsi di normali coriste, probabilmente non abituate all’inusuale ruolo di soliste.  Gli altri solisti hanno compiuto il proprio dovere senza eccellere particolarmente. L’ensemble strumentale era perfetto per la composizione scelta e le “ragazze” veramente brave ad accompagnare e sostenere. I due cori se la sono cavata, senza gloria e senza infamia, anche se è difficile giudicare da dentro. Ero appena tornata da un viaggio di lavoro in Giappone e non mi sentivo particolarmente sicura sulla parte, per cui ero più concentrata sull’intonazione e sul trovare la voce che sull’effetto d’insieme. Inoltre, come già rilevato, l’acustica particolarmente secca della chiesa non aiuta per nulla a farsi un’idea del suono. Nel complesso, però, l'esecuzione è stata buona ed in perfetta fusione con il culto. 

In conclusione, spero che ci sia un’altra occasione per ripetere le Musikalische Exequien di Schütz col nuovo anno, magari in Quaresima presso la chiesa cattolica di lingua tedesca, perché lo sforzo sia premiato con un’esecuzione più serena e piacevole anche per i musicisti ed i cantanti coinvolti.