Harnoncourt e la prassi esecutiva

Altro concerto memorabile, Nikolaus Harnoncourt, ormai 82enne, alla guida del Concentus Musicus Wien, l'Arnold Schönberg Chor, con i solisti Genia Kühmeier e Roberta Invernizzi soprani, Bernarda Fink contralto, Kurt Streit tenore e Matthias Goerne basso, ha presentato le cantate "Ach wie flüchtig, ach wie nichtig" BWV 26 e "Wir müssen durch viel Trübsal in das Reich Gottes eingehen" BWV 146, ed il Magnificat in re maggiore BWV 243, ovviamente di J.S. Bach.

Nikolaus Harnoncourt dal lato dell'orchestra (foto da qui)
La BWV 26 è molto breve, mentre BWV 146 inizia con quella bella sinfonia per organo ed orchestra ripresa nel (o trascritta dal) concerto per cembalo ed orchestra BWV 1052, da cui è tratto pure il II tempo, qui riarrangiato per coro ed orchestra. Sinceramente non sono riuscita a vedere una relazione tra queste due cantate ed il periodo liturgico, ma almeno il Magnificat, pur se non nella versione natalizia, era perfettamente in tema, sia con la festa dell'Immacolata appena trascorsa, sia con la III domenica d'Avvento "Gaudete" (per intenderci, quella indicata da una candela rosa nella corona dell'Avvento, mentre le altre sono viola, almeno nella versione cattolicizzata austriaca di questo simbolo luterano).

una cariatide
Harnoncourt è una conferma! Strumenti d'epoca ma coro corposo (una quarantina di elementi), valorizzati da trucchi intelligenti (come il "sicut locutus" a parti reali, l'incipit ed il finale del Magnificat più lenti rispetto la recente tradizione, etc.), al servizio di un'interpretazione musicale che rende interessante e comprensibile sia lo spartito sia il testo. Sorprende sempre l'inestinguibile energia e la giovanile freschezza di questo decano della musica antica. L'orchestra, più avanti con gli anni rispetto alla volta precedente, era ben affiatata. Unico neo, l'uso del positivo, praticamente non udibile; d'altronde usare l'organo della sala sarebbe stato improponibile (vedi questo post). Il coro, altra conferma. Tra i solisti, purtroppo nella media, s'è invece distinta il soprano Genia Kühmeier, voce molto bella e cantabilità magnifica, da ascoltare ancora.

coro su, coro giù, coro di lato


Dopo aver eseguito per l'ennesima volta la BWV 61 nella chiesa luterana, ma per la prima volta da davanti l'altare, è nata una discussione nella nostra mailing list sulla posizione migliore del coro durante i riti religiosi. Un po' stufa dalle decine di e-mail con commenti e considerazioni più o meno appropriati, mi sono decisa a dire la mia, ricevendo la piena approvazione della direttrice. Di seguito, quindi, il mio intervento, che riassume molto sinteticamente (causa il doversi esprimere in tedesco) le mie idee ed esperienze a riguardo.

Sono cattolica, e penso che:
1. Cantare in cantoria è come sentire un coro di angeli, cantare presso l'altare  significa pregare "con" la comunità, credo che siano entrambe buone. Cantare di lato (es. in una cappella laterale) era la soluzione preferita del mio vecchio parroco in Italia, ma nella nostra chiesa l'organo era troppo distante e c'erano 12 secondi di ritardo! 

2. Da musicista, temo che il nostro sparuto coro sia completamente soverchiato dall'orchestra se cantiamo in cantoria, inoltre penso che sia giusto che la gente veda cosa paga. Mi dispiace, è brutto dirlo, ma è la verità. La buona musica costa! (n.d.A., oltre alle tasse per la Chiesa, vengono periodicamente fatte collette specifiche per la musica durante la liturgia, l'organista ha uno stipendio, l'orchestra ed i solisti vanno pagati così come le riparazioni e l'accordatura di organo e/o clavicembalo)

3. Conosco almeno un parroco cattolico che fa fare la comunione in cerchio (n.d.A., tipico dei Protestanti, recentemente impossibilitato dalla presenza del coro e dell'orchestra nell'ambone). Mi piace questa soluzione perché rende meglio l'idea di "comunione", ma fare la fila velocizza la faccenda ed i Cattolici si lamentano sempre che la Santa Messa è troppo lunga...

4. Questa Mailing-List non è probabilmente il posto migliore per discussioni teologico-liturgiche, semmai serve per comunicazioni riguardanti il coro. Un Forum sul sito della Comunità, magari moderato dal pastore, sarebbe sicuramente meglio.

E voi che ne pensate? Meglio favorire l'acustica dell'ambiente o la collocazione liturgica? Con i vostri cori vi trovate mai a discutere di integrazione con la liturgia? Vengono coinvolti i rispettivi parroci/pastori? Avete osservato differenze tra Chiesa Cattolica, Protestante, o di altri confessioni?