Per la Domenica delle Palme 2011 si ritorna nella Lutherische Stadtkirche per il culmine delle celebrazioni della Bachwoche con l'esecuzione della Cantata "Himmelskönig sei willkommen" BWV 182 di J. S. Bach, ovviamente durante la celebrazione. Questa volta partecipando attivamente all'evento, nel coro.
Cantata molto bella ma di certo non facile, specialmente per un coro non professionista come siamo noi, ma grazie ad alcune aggiunte ed al carisma della nostra direttrice, Erzsébet Windhager-Geréd, il risultato non è stato poi così male. La novità per noi è stata cantare sull'altare, a vista dei fedeli, e non in cantoria, come al solito e come anche la filologia (e forse pure la teologia protestante) suggerirebbe. Non c'era, almeno da parte mia, l'emozione di cantare frontalmente al "pubblico", ma la difficoltà di sentire le altre voci, a causa dell'infelice acustica. Personalmente, vuoi per la sezione soprani raddoppiata (da due a quattro), vuoi per la vicinanza con una bravissima aggiunta, non mi sono sentita "bloccata" come al solito.
L'organico strumentale era il minimo possibile, probabilmente il più vicino alla versione originale, con flauto dolce, violino, due viole, violoncello ed organo positivo. Purtroppo non ho i nomi degli strumentisti. Lodevole la flautista nonostante qualche incertezza nell'aria del contralto, il violinista troppo presente e con seri problemi a mantenere il ritmo puntato, le due viole nella media, violoncellista molto espressivo anche se spesso non seguiva del tutto la direttrice, continuista forse troppo discreto ma puntualissimo. I cantanti solisti erano il basso Ernst Istler, attivo nel coro e Kurator della comunità, che è sempre una certezza in Bach, il tenore Stephan Su, aggiunto anche al coro, che purtroppo era affetto da potente raffreddore, ed il contralto Katrin Auzinger, semplicemente perfetta, per questo le è concesso pure l'atteggiamento da prima donna.
Nonostante la gente non avesse capito quando era terminata la cantata... e pure la celebrazione, finché la pastora non l'ha detto al microfono, spero che il gruppo sia riuscito a trasmettere la teologia di questa cantata, nel testo e nella musica, alla comunità dei fedeli. Le offerte erano proprio per la musica nella liturgia ed occasioni simili sono rare e preziose. Sarebbe un peccato perderle!
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