foto da locandina |
La vicenda era ambientata negli anni '50, più di un secolo dopo rispetto a quanto previsto nel libretto, ma senza travisarne il contenuto, anzi fornendo una chiave nuova: Tosca è una grande diva che si bea della fama raggiunta, non più giovanissima, che s'ingelosisce facilmente del suo giovane amante artista, ma che nella tragedia che li coinvolge rivela di amarlo sinceramente. I solisti sono stati tutti vocalmente all'altezza e si sono distinti anche per la recitazione convincente, quella che mi ha preso meno è stato proprio il soprano, non capace di plasmare la voce sullo spartito ed il testo. Probabilmente il mio giudizio è condizionato dal confronto impari con le grandi vere dive della lirica del passato, come la Callas. Unica "pecca" dello spettacolo: il vero protagonista sembrava Cavaradossi, non Tosca, forse per la forte personalità del giovane tenore tedesco. La direzione musicale mi è piaciuta molto per una sapiente gestione dei tempi, trasformando le note arie da esibizione in momenti di riflessione intima, senza mai perdere la tensione drammatica.
Nota a margine. Il festival è iniziato il 2 luglio ma solo ieri, il 23, ho assistito ad una proiezione. Come mai? A parte qualche impegno imprevisto, per il resto chiedetelo al meteo? Sembra novembre, non luglio, sempre freddo, pioggia e vento. La maledizione dell'anno scorso, quando non sono mai riuscita a vedere uno spettacolo fino al termine, ha colpito pure ieri, quando il freddo e la pioggia hanno avuto la meglio sulla buona volontà mia e di un'amica. Per fortuna c'è sempre YouTube ad aiutare per "sapere" come va a finire… Confidiamo che i prossimi appuntamenti siano accompagnati da cielo sereno e temperature più miti.
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