Nel panorama musicale brussellese, la chiesa di lingua tedesca continua a darmi occasioni di diletto con l'organizzazione di piacevoli ed interessanti concerti. Stavolta il coro di St. Laurence a Sydney (Australia) ha spaziato dalla musica antica a quella contemporanea nella Cappella Protestante a Bruxelles.
Una menzione speciale merita l'edificio, perché non è comune trovare una chiesa protestante (riformata) nel cuore della città storica, roccaforte cattolica. Vi è pure un organo carino, di Dreymann, ovviamente un tedesco. Quest'angolo di Bxl è un gioiellino di bellezza quasi... viennese. Scusate il paragone, ma lo stile richiama fortemente quello dei palazzi affacciati sul Graben. Tornando al concerto, diretto da Neil McEwan, il programma ha previsto antifone gregoriane (Puer natus), brani di Byrd, Taverner, Gibbons, Duruflé, Lauridsen e compositori contemporanei (più giovani della sottoscritta), a cappella e con l'accompagnamento dell'organo, il quale ha suonato anche durante un breve intervallo con il Benedictus dalla Messa delle Parrocchie di Couperin e l'Andante finale della VI Sonata di Mendelssohn.
È stata una piacevole serata anche se nulla di eccezionale. Il coro sarebbe facilmente battuto da quasi qualsiasi coro parrocchiale tedesco. In realtà proprio di un coro parrocchiale si tratta. Non comprendo quindi la tournée internazionale, persino dall'Australia. Onestamente il Mortalisatis, coro laico di cui feci parte per un periodo, partecipava a concorsi ed eseguiva un repertorio anche più ardito e con risultati migliori, eppure difficilmente usciva dalla provincia, forse anche per un certo senso d'inferiorità ed un perfezionismo tipici di noi italiani. Qui non discuto la bravura tecnica del coro di St. Laurence, decisamente di buona qualità, ma la poca cura per il suono (l'acustica della cappella non aiutava) e soprattutto l'interpretazione scolastica. Le cose migliori, paradossalmente, sono state l'intro gregoriano (solo voci maschili) ed un brano di un autore australiano, forse più sentito.
In ogni caso, senza la chiesa tedesca a Bxl ascolterei poca musica dal vivo. La cappella era quasi piena e tra le facce ho riconosciuto molti di quelli che frequentano Sankt Paulus. Segno che nonostante ci si trovasse nel cuore della città e nonostante la presentazione fosse in inglese e francese, pochi locali abbiano colto l'occasione. Eppure la chiesa protestante (di lingua francese) ha sostenuto e partecipato nell'organizzazione della serata, allestendo anche il tradizionale "verre de l'amitié" alla fine del concerto. Certo che se hanno dovuto scomodare un coro dall'Australia, vuol dire che o non sanno apprezzare i musicisti locali (eravamo a due passi dal conservatorio ed i cori parrocchiali non mancano nemmeno qui, sperando non si limitino a bonghi e balletti) o non sono interessanti a questo tipo di eventi. Peccato.