D’estate le Fiandre si vestono di musica. Dopo il carillon, mi sono concessa un concerto d’organo all’interno di una sorta di festival in tutte le Fiandre Occidentali. Domenica ho preso un paio di treni fino a Kortrijk, cittadina che non conoscevo e che è nota per una battaglia del 1302 quando i locali fiamminghi vinsero il borioso esercito francese, per sentire una mia “vecchia” conoscenza, Mithra Van Eenhooge.
Il concerto si è svolto alle 16:30 nella chiesa di San Martino, su uno strumento Schyven del 1887, con 3 manuali e 43 registri, rimaneggiato ed elettrificato nel 1954 dalla Loncke. Il programma comprendeva: “Cortege” e “Berceuse” dai 24 Pezzi in stile libero di L. Vierne; “Improvvisazione corale su Victimae Paschali” di Ch. Tournemire, trascritta da Duruflé, il II Corale di C. Franck, “Intermezzo” dalla IV Sonata per organo di J. Rheinberger, “Litanies” di J. Alain, “Dominica ad Vesperas” di B. Luyckx ed una trascrizione di “Satyagraha” di Ph. Glass. Il brano “Dominica” è stato composto proprio per l’occasione. Ho perso l’ultimo pezzo per recuperare un treno che mi riportasse a casa prima della “scadenza” del biglietto. Dei brani poetici sono stati letti tra i vari brani musicali.
Ho conosciuto Mithra nel 2008, alla scuola estiva di Haarlem. Era l’unico belga, da Brugge-Bruges, il primo che abbia mai incontrato non avendo un’idea precisa di dove fosse il Belgio. E chi avrebbe previsto che sei anni più tardi avrei assistito ad un suo concerto da residente sul territorio? Onestamente all’epoca nemmeno pensavo di emigrare. Tornando al concerto, i tempi sono stati alquanto svelti, sottolineando il virtuosissimo di alcuni brani, ma la dimostrazione di agilità non era fine a se stessa. Il senso musicale prevaleva sempre e l’acustica del luogo così come il tipo di registri dello strumento sono stati rispettati. Certo, non c'era la maturità e la completezza sentita in F. Finotti, ma il ragazzo è sulla buona strada. Onestamente non ho trovato particolarmente interessante la composizione di Luycks, mi ha ricordato un’improvvisazione piuttosto standard, in linea con la moda di qualche anno fa. Mi sarei aspettata qualcosa di diverso da un così giovane compositore. Lo strumento non era nulla di eccezionale ma un buon romantico, con un piacevole impasto di fondi ed ance.
La cosa buffa è stata ricevere un foglio per dare i voti al brano di Tournemire, alla composizione contemporanea ed al concerto in genere. Ci sarà un premio per l’organista con il punteggio più alto. Sarà un tentativo di fidelizzare il pubblico alla serie di concerti, ma mi sembra scorretto nei confronti degli organisti, penalizzando chi ha coraggio di proporre musica “nuova” rispetto a chi suona in modo tradizionale brani stranoti, magari nemmeno consoni allo strumento, all’ambiente o all’occasione. Non si tratta di un esame in conservatorio. I voti vanno anche a gusti personali.